La Papessa (I)

Rifulge nell’oro dell’Eterno il segreto potere d’una madre che unisce i capi del Vivere e Morire, per risorgere dove ogni dubbio s’annulla.

A mia madre

Come folgore che trapassa la mente

è questo tuo risplendere nell’attimo,

Signora che trattieni le chiavi

d’un sogno di gloria,

mentre proteggi con un velo l’anima

di chi t’accoglie tra spasimi d’ombra.

Nel tuo pensiero si fondono il bianco

e il nero, quando una luna sottratta

a stagioni di rabbia si trasforma nell’oro

d’una Legge che tutto governa

e l’assenza di dubbio diventa

un canto che risplende nel Sole.

Lirica inedita di Marco Pavoni